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Home » GLI OTTO PRINCIPI ATTIVI DELLA PALESTRA DELLA COSCIENZA » BIOS-ETICO, DIDATTICO E SUPERVISIVO

BIOS-ETICO, DIDATTICO E SUPERVISIVO

  • a. Master in Bios-etica autopoietica
  • b. Didattica e supervisione Sigmasofica
  • c. Volontariato Olistico-autopoietico
  • d. O.M.D.  Ordine Maieuti Danzanti

a. Master in Bios-etica autopoietica

Il Master in Bios-etica autopoietica forma alla reintegrazione e al superamento della bioetica laica e di quella religiosa e si evidenzia attraverso alcuni aspetti fondamentali. Ne indico due:

  1. il riconoscimento vissuto che le due differenti concezioni bioetiche, sacralità o indisponibilità della vita e qualità e disponibilità della vita, sono interpretazioni riduzioniste, che evidenziano una non adeguata formazione dell’Io-psiché a se stesso e alla condizione di non separabilità dagli Universi, di cui è parte integrante (Universi-parte, se stessi)
  2. la reintegrazione delle differenze paradigmatiche, evidenziate dalla bioetica laica e da quella religiosa, realizzata attraverso il superamento della dicotomia proiettiva (ampiamente confermata dalla scienza) sulla presunta separazione tra soggetto e oggetto.

La biosetica autopoietica tenta di integrare le diverse posizioni. Infatti, essendo stata scritta da un essere umano autopoietico, ossia da un ricercatore che ha saputo transmutare i vissuti religiosi e laici di provenienza, sottolinea un tipo di consapevolezza che, per la sua peculiarità, presenta fondamenti innovativi e d’avanguardia che possono stimolare fortemente il dibattito in corso. Non si tratta di una sottostima nei confronti degli altri approcci, un escamotage per prenderne più facilmente distanza, quanto di rilevare che alcuni di questi sono da intendersi realmente superati dai risultati delle ricerche effettuate, in particolare, dalla Sigmasofia Io-somato-autopoietica, dalla fisica quantistica e anche da altri.

La biosetica autopoietica pone fine alle proiezioni denominate cultura della vita e cultura della morte, riconoscendole come un anacronismo autopoietico. Si tratta di un errore autoformativo dell’essere umano, in conseguenza del quale certi fatti, usi o idee sono riferiti ad un’epoca, in cui la dicotomia soggetto-oggetto poteva essere considerata propedeutica a quella scientifica e coscienziale attuale d’avanguardia. Di fatto, la nuova

L’ontos-sophos-logos della coscienza

e

la coscienza dell’ontos-sophos-logos

ci evidenziano, sempre più, che nelle funzionalità microstrutturali,

tutto è atomicamente e coscienzialmente legato e inscindibile.

Si tratta di principi attivi autopoietici che, se realmente vissuti, anche a livello percettivo-sensoriale ci permettono di riconoscere implicazioni e funzionalità straordinarie, in certi casi quantisticamente paradossali: ciò che denomino

∑igma-logic,

di cui la bios-etica autopoietica è parte integrante.

Favorita dalla ripetitività dogmatica della bioetica religiosa e dal riduzionismo identificato in se stesso della bioetica laica, la bioetica autopoietica cerca di contribuire con efficacia vissuta al cambiamento dell’attuale paradigma esistenziale.

Lo scopo è di superare le inutili divisioni e di testimoniare che esistono, di fatto, nuove avanguardie di pratica della vita-autopoiesi, dell’esistenza.

La biosetica autopoietica evidenzia una concezione fondamentale.

Sostanzialmente, la vita-autopoiesi è un processo che coincide con il campo coscienziale, sensibile e sovrasensibile, locale e non locale, transfinito (mai finito), di cui siamo emanazione, parte integrante. In tale campo, riscontriamo all’opera i principi attivi archetipici, autopoietici, consapevolezza che ci consente di porre in remissione la proiezione dell’Io acquisito, quando lo interpreta come sacro, divino (…), altresì di riconoscere la continua disponibilità di tali principi che si evidenziano nell’intero Universi-parte, noi stessi.

La vita-autopoiesi non può essere disponibile o indisponibile: essa è continuamente presente in tutto l’Universi. Per tale motivo, transmutando l’identificazione nella bioetica laica e in quella religiosa, si evidenzia la bioetica autopoietica sigmasofica.

Le differenziazioni tra l’Io-psyché religioso e quello laico rappresentano soltanto uno stato identificativo come tanti altri e, a livello autopoietico (ecologico, innato), tali differenziazioni non hanno più motivo di continuare ad esistere.

Il termine bios-etica deriva dal greco bios, vita ed ethos, che significa morale, autopoietica da autos che significa se stessi e poiesis che significa creazione, si tratta quindi dell’ethos nascente direttamente dalla vita ente in cui si riconosce il principio attivo di auto creazione.

Una prima definizione della bios-etica autopoietica potrebbe essere la seguente:

una pratica continua e sistematica dei principi attivi autopoietici, formanti l’Io-psyché, nell’ambito degli studi e delle

ricerche pratico-teoriche sui significati-significanti degli Universi-parte che siamo, in modo da farli ricadere nell’azione quotidiana, nell’ethos, ed entrare in una nuova formulazione, in un nuovo paradigma dell’ontos-sophos-logos della coscienza, della coscienza dell’ontos-sophos-logos, dell’arte, della filosofia e dell’avanguardia della vita.

La bios-etica autopoietica è applicata sia alla manifestazione sensibile che a quella sovrasensibile dell’Universi-parte, noi stessi, e verte sul nascere, sull’evolvere e sullo stato coscienziale punto morte. Voglio comunicare che questioni specifiche come l’eutanasia, l‘accanimento terapeutico, l’espianto di organi, la clonazione, le manipolazioni genetiche, il trattamento degli embrioni, l’illusoria riproduzione del vivente (…) sono soltanto una componente significativa di tale visione biosetica sigmasofica. Essa tende verso il globale, l’olistico, e si basa sul vissuto diretto delle funzionalità autopoietiche degli Universi-parte, realizzate attraverso un’operazione che non ha bisogno di entrare nelle dicotomie eticamente giuste, eticamente sbagliate, quanto di basarsi sulla conoscenza vissuta dei principi attivi autopoietici, da cui nascono le visioni dicotomiche ambi e plurivalenti, in riferimento all’azione biosetica autopoietica partecipante e realizzante consapevolmente l’ontos, il sophos e il logos dell’Universi-parte. Ne discenderanno direttamente l’ethos, le decisioni, la condotta, gli orientamenti guida dell’insegnamento sigmasofico di cui l’azione quotidiana potrà fruire.

Al livello innato, la bios-etica autopoietica è sempre esistita: l’Universi-parte, le galassie, tutte le funzionalità naturali che partecipiamo-osserviamo lo provano. C’è una forza autopoietica innata che ha saputo creare la manifestazione sensibile e l’Io-psyché, il mondo, noi stessi: essendone emanazione, ne siamo una prova. La bios-etica autopoietica partecipa consapevolmente questi elementi naturali e, non essendo fuori natura, partecipa ed evidenzia caratteristiche funzionali che, già per intero, le appartengono.

Se facessimo interagire tale funzionalità con temi dell’acquisito, come il divorzio, la contraccezione o l’aborto, si scoprirebbero innovative forme autopoietiche di comprensione e di gestione.

La bios-etica sigmasofica non è una riflessione dell’Io-psyché, bensì il raggiungimento vissuto e consapevolizzato della componente innata che lo forma


b. Didattica e supervisione Sigmasofica

 La supervisione Sigmasofica è maieutica di consapevolezza, il che comporta la somministrazione della maieutica al Maieuta, al Docente, a colui che con-partecipa e olos-direziona la consapevolezza di un ricercatore in formazione.

Serve per codificare la maturazione dei Maieuti di Sigmasofia, sia dal punto di vista delle conoscenze vissute, sia per quanto concerne il vissuto dello stato di autonomia fusionale autopoietica con il ricercatore, con i gruppi, nel rispetto del setting sigmasofico, ma anche della con-partecipazione, delle consapevolezze proprie con quelle del ricercatore, in un processo di formazione continua a se stessi, continua.

Nella I.S.U., la supervisione Sigmasofica è obbligatoria. Essa è formalizzata e non dipende soltanto dalla consapevolezza dei singoli didatti, ma tiene conto della consapevolezza raggiunta dalla Via di conoscenza Sigmasofia.

La carriera del supervisore sigmasofico è molto strutturata. Infatti, i supervisori sono reperibili tra i maieuti che hanno realizzato il biennio per divenire docenti Sigmasofici e successivamente il secondo biennio necessario per conseguire il titolo di Docenti supervisori e didatti. 

Tenuto conto della simmetria con il modello sigmasofico, la supervisione evidenzia che ciò che il supervisionato fa sia coerente con il suo proprio stato Sigmasofia (sommatoria più proprietà emergente delle sue consapevolezze vissute) e se egli è olos-direzionato verso l’ampliamento vissuto.

Il supervisore sigmasofico non insegna il modello sigmasofico, ma somministra la maieutica sigmasofica affinché le capacità di auto-applicazione dell’auto-maieutica da parte del supervisionato siano per lui stesso efficaci. Non è e non vuole essere un’auto-conferma della pratica e della teoria proposti dalla S.T.o.E. (dalla Via di conoscenza Sigmasofia): in sintesi, il Maieuta può conoscere i principi attivi della Sigmasofia, ma trovare grandi ostacolatori con il ricercatore in formazione o nella gestione della relazione con sé stesso e con l’altro.

Le fasi della supervisione sigmasofica sono quattro:

  1. conferma dell’attitudine all’auto-maieutica
  2. applicazione della maieutica super-visiva
  3. supervisione sigmasofica
  4. stato Sigmasofia d’uscita
  • Durante la fase uno i supervisionati dovranno evidenziare la consapevolezza dell’attunement (affiatamento) Sigmasofico, ossia che sono inequivocabilmente pronti a mettersi in discussione e a mettere in discussione la loro difesa psicosomatica (ostacolatore), perché senza questa auto-consapevolezza il maieuta risulterebbe supervisionabile in modo ridotto e, probabilmente, inefficace.
  • Durante la fase due e tre si evidenzia la supervisione sigmasofica focalizzata in primis sul processo da cui si evidenziano gli ostacolatori (difese psicosomatiche), ossia sui fattori a-specifici, della con-partecipazione tra supervisore e ricercatore. A seguire (o simultaneamente), sullo specifico significato-significante dell’ostacolatore. Si lavora su eventuali difese residue a mettersi in discussione, se ci sono difficoltà a con-partecipare la situazione con il supervisore. Si tratta del processo evidenziato da parte del supervisore sigmasofico attraverso le sue modalità di superamento di tali processi quando egli stesso è in supervisione.

La fase due e tre è utile altresì a ridurre i problemi attinenti il riconoscimento del ruolo del supervisore verso i supervisionati. In questa fase operiamo soltanto all’interno della I.S.U. e soltanto in casi eccezionali in ambienti esterni alla I.S.U.

Si verifica e conferma l’utilità dell’esplicito protocollo (contratto) di supervisione tra super-visore e super-visionato in cui, inizialmente, ci si accorda su che cosa l’uno si aspetti dall’altro, stabilendo formalmente modi e regole degli incontri. La formalizzazione del processo di supervisione sigmasofica è funzionale e protegge il supervisore, il supervisionato e il ricercatore o ricercatori in formazione.

In tutte le fasi si utilizza sempre la registrazione audio-visiva delle sedute per poter rielaborarle successivamente.

  • Durante la fase quattro si consapevolizza e sigilla il processo di apprendimento sugli aspetti trattati durante il processo super-visivo sigmasofico realizzato

c. Volontariato Olistico-autopoietico

L’Associazione ∑ophy persegue finalità di solidarietà sociale e formative.

Le attività di Volontariato olistico-autopoietico proposte assumono la denominazione di:

∑-R.

C.A.S.C.

Centro Ascolto Stati di Coscienza

finalizzato a dare orientamenti qualificati finalizzati alla risoluzione di problemi di vita inerenti:

  • il proprio stato di salute e di benessere psicosomatico,
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche psico-somatiche, come ansia, stress, depressione, paranoie, crisi di panico, acting-out, episodi psicotici, autistici, schizoidi (…); per tutte le tipologie previste dal DSM (Manual of mental disorders).
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali, con le istituzioni (scuola, uffici pubblici ecc.), con il lavoro, con la politica, con la società.
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali derivanti da deviazioni e violenze sociali, nonché da stati avanzati di malattia (AIDS, cancro, leucemie ecc.).
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali relative all’utilizzo di droghe, sostanze psicotrope (alcool, amfetamine, cannabis, cocaina, ecstasy eroina GHB…).
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali relative al mobbing, verticale e orizzontale, allo Straining e allo Stalking riscontrabili in lavoratori di unità strutturate e nella vita.
  • L’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche di coppia e Io-somatiche sessuali-sensuali-affettive, derivanti da specifiche discrasie o somatizzazioni o da deviazioni nascenti da abusi sessuali di qualunque natura e dalle parafilie.
  • L’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali derivanti da discriminazioni etno-antropologiche, sociali e politiche.
  • L’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali derivanti dalla gestione della contro-traslazione, del narcisismo e delle sovra-compensazioni da parte di specialisti della relazione d’aiuto e di preparazione all’auto-supervisione
  • L’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali con le religioni, con i movimenti spirituali, con il mondo new-age e next-age, con particolare riferimento alle distonie, alle problematiche e alle discrasie Io-somatiche derivanti da eventuali plagi, truffe, coercizioni, costrizioni, subite frequentando sette, movimenti esoterici, religiosi, spirituali e similari.
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche relazionali derivanti da situazioni conflittuali e discrasiche familiari. Per risolvere problematiche relazionali derivanti da tutte le tipologie di conflitto nella relazione. Si propongono orientamenti, per trovare soluzioni al contenzioso al di fuori dei tribunali.
  • l’elaborazione di orientamenti esistenziali per risolvere problematiche psicosomatiche derivanti dalla morte dell’amico, del congiunto, del familiare (…). Indica possibili suggerimenti di accompagnamento alla morte a sostegno del malato terminale.   

d. O.M.D.  Ordine Maieuti Danzanti

Le origini dell’

Ordine dei Maieuti-Danzanti

sono consce-inconsce, perché le motivazioni che hanno spinto Nello Mangiameli, fondatore della Via di conoscenza Sigmasofia, a fondarlo, sono consce-inconsce. Tali motivazioni e azioni sono testimoniate direttamenmte dalle sue Opere e dai Maieuti che si sono formati per lunghi anni alla Sigmasofia.

            Il fondatore e i Maieuti-Danzanti stanno scrivendo e lasceranno documenti inequivocabili, riguardanti le loro origini e avranno il compito di divulgare i principi attivi dell’Ordine, da loro realmente vissuti.

            L’avventura dell’Ordine dei Maieuti-danzanti nasce dall’intenzionalità

Io voglio formarmi a me stesso

attraverso il vissuto diretto e consapevolizzato

in conseguenza della quale si agisce, estrapolando in-formazioni e insegnamenti da ogni esperienza che ci si autorizza a vivere, acquisendo così l’olos-direzionalità di

essere partecipatori-osservatori di se stessi,

fino a vivere consciamente le estensioni sovrasensibili, inconsce, non localistiche, in stato di

Entanglement Coscienziale Autopoietico

(stato E.C.A.),

di cui si è parte.

            Trattando ogni esperienza di vita con l’auto-maieutica e danzandola autopoieticamente, si può prendere coscienza di

regioni inesplorate della propria coscienza

e riconoscerle transfinite (mai finite):

per questo motivo, più Maieuti-Danzanti si

formeranno a loro stessi,

l’Universi-parte,

più la consapevolizzazione, la conoscenza si amplierà.

            È in questa olos-direzionalità che alcuni Maieuti-Danzanti si assumono l’impegno di trasmettere i principi attivi dell’auto-maieutica ai ricercatori sulla coscienza che decidono di intraprendere la

Via che conduce a se stessi.

            Il rango di Maieuta-Danzante, di conoscitore di se stesso, spinge taluni di loro a voler vivere secondo auto-maieutica vissuta e integrale, con l’assunzione della formazione continua all’Universi, di cui si è parte integrante e inscindibile.

            Al cospetto diretto, simbolico-reale del proprio

stato coscienziale Sigmasofia,

(inteso come la sommatoria più proprietà emergente delle consapevolezze estrapolate da ogni singola esperienza vissuta dal concepimento al momento attuale),

i ricercatori ufficialmente iscritti all’O.M.-D.

si auto-votano al servizio di loro stessi, l’Universi-parte:

una sorta di intesa fusionale che pone in remissione definitiva

e trascende forme religiose e laiche,

in favore di quella

Autopoietica

(auto-creata).

Loro compito è quello di

sigillare le Vie che conducono a se stessi,

attraverso il vissuto diretto,

assumendo posizioni formatrici verso Io-psyché che deviano dall’auto-consapevolezza vissuta attraverso lo stato E.C.A.

Infatti,

Entanglement coscienziale

(e microstrutturale),

significa

indivisibilità, non separabilità,

ed è uno degli

ingredienti fondamentali dello

stato coscienziale Sigmasofia,

avanguardia di consapevolezza attraverso cui riconosciamo

l’Universi-parte:

noi stessi.

E integralmente spiegato nella

S.T.o.E.

Sigmasophy Theory (and practice) of Everything.

L’O.M.D. opera nell’

Palestra della coscienza ∑ophy,

a Caporipa (Sutri –VT-): sede della Via di conoscenza Sigmasofia, luogo in cui i Maieuti-Danzanti si formano alla pratica vissuta della

bios-etica olistico-autopoietica,

a tutela e salvaguardia dell’ambiente interiore-esterno.

Questo è il primo documento ufficiale dell’O.M.D.

Gli Autopoieti, come membri dell’Ordine, agiscono per divulgare la propria intenzionalità, basandosi sull’auto-riconoscimento, sigillato dall’assunzione di autorizzarsi a penetrare l’esperienza vissuta, al di fuori del linguaggio verbale, per

prendere coscienza dei significati-significanti dell’esistenza, innati e acquisiti.

            Un particolare rituale di assunzione di tale intenzionalità, di fronte a se stessi, legittima la propria nascita, quali:

Maieuti-Danzanti,

la naturale evoluzione e transmutazione dei

Monaci-guerrieri.

            Un aforisma autopoietico sintetizza il rituale di auto-proclamazione:

Mi auto-proclamo Maieuta-Danzante;

mi auto-ringrazio per aver avuto questa intenzionalità;

in me evidenzio l’auto-maieutica, perché intuisco

le transfinite distese interiori dell’Unus-mundus,

dell’Universi, di cui sono parte,

di me stesso:

si tratta dell’inizio simbolico-reale alla consapevolezza di essere

Ordine Maieutico-Danzante.

            Le leggi del determinismo olistico-autopoietico innato dell’Universi guideranno l’azione bios-etica dell’Autopoieta, per auto-garantirsi la

Danza dell’Universi-parte che vive,

riconosce e consapevolizza se stesso.

            Il compito che si presenta non è affatto facile, in quanto si dà valore alla penetrazione vissuta della vita-autopoiesi, dei principi attivi che la formano, per raggiungere la consapevolezza di essere

Agathoi Iatroi

che pone in remissione definitiva,

l’identificazione-fissazione

nel solo sensorio-percettivo, riconoscendo

l’essere sovrasensibile, simultaneamente localistico e

non locale transfinitamente in vita-autopoiesi che è

l’Universi-parte, se stessi,

riconosciuto anche come

a-thanatos,

il luogo coscienziale in cui opera il Maieuta-Danzante

(o che si prefigge di consapevolizzare).

Elogio all’Ordine

Contempla l’intensità della motivazione:

l’ontos-sophos-logos-Kraino

la veglia sognante,

il sogno-vegliante

che utilizzi per danzare la vita.

Vivi che sei a-thanatos in azione.

Alimenta la consapevolezza di ciò che muove,

vestiti di sola nudità,

di oro,

del non deteriorabile,

di silenzio-suono,

di androginia,

di entanglement coscienziale,

di stato Sigmasofia,

e sentirai di essere transfinitamente in vita-autopoiesi:

vedrai simultaneamente

milioni di esseri viventi nascere

e

milioni di esseri viventi morire

e vivrai di essere Universi-parte,

di essere autopoiesi,di essere Autopoieta

I principi attivi dell’Ordine:

  1. Vivere la pulsione olistico-autopoietica innata a vivere, a formarsi a se stessi, l’Universi-parte, attraverso il vissuto diretto e di sostenere ogni libero ricercatore sulla coscienza che voglia assumere, consapevolmente, tale pulsione;
  2. Creare Palestra della coscienza, in cui esprimere il

prototipo essere umano ed eco-società olistico-autopoietici,

in base ai principi attivi di

auto-determinazione-realizzazione, di auto-organizzazione,

auto-rigenerazione-guarigione, di omeostasi, di

entanglement coscienziale e di conoscenza.

            Dopo tanti anni di formazione vissuta a se stessi,

i Maieuti-Danzanti che lo assumono possono decidere di

transmutare definitivamente il proprio

paradigma di vita-autopoiesi.

Per questo motivo, alcuni si

votano integralmente a loro stessi,

pongono in remissione stati identificativi e fissati nel solo riduzionismo, nel solo sensorio-percettivo integrando alla propria azione bios-etica quotidiana lo stato E.C.A. e Sigmasofia, in cui riconoscono la

simultaneità funzionale e creativa con quella

parte di se stessi che è l’altro

Usano il proprio

potere olistico-autopoietico reale

(simboleggiato dallo scettro o lituo denominato Y-psi-lambd)

soltanto per auto-maieutica e per

conoscere la conoscenza,

per

percepire la percezione.

Vivendo-partecipando-osservando la pulsione olistico-autopoietica a vivere e a conoscere, l’Ordine è divenuto depositario delle conoscenze, delle in-formazioni innate, scaturenti dallo stato E.C.A. e Sigmasofia, legittimandolo così ad auto-riconoscersi come

Ordine sapienziale,

custode di conoscenze vissute derivanti dalla pratica della sua autopoiesi olosgrafica fondamentale (peculiare meditazione dinamica), denominata:

  1. S.U.C. PROJECT E.C.A. Search for Universe-part Consciousness: la Via Sigmasofica per la trasmissione-ricezione coscienziale, non locale e simultanea di messaggi, di in-formazioni.

L’E.S.U.C. può assumere le forme di

  1. S.U.C. -I.S.- (Intuitivo-Sincronico)

per la presa di consapevolezza di stati Io-somato-autopoietici a distanza

  1. S.U.C. -A.R.G.- (Auto-Rigenerativo-Guaritivo)

per la creazione di stati di auto-rigenerazione-guarigione a distanza

  1. S.U.C. -I.E.- (Intelligenze Extraterrestri)

per la percezione di messaggi provenienti da intelligenze extraterrestri (eventualmente esistenti).

L’O.M.D. trova applicazione sul piano Io-somatico, professionale, applicabile ai Maieuti di Sigmasofia, formati presso la International Sigmasophy University.


O.M.D. professionale

(albo ordine dei Maieuti-Danzanti)

L’O.M.D., è un ordine di artisti olistico-autopoietici che intende

promuovere e tutelare la professione di

Maieutica e di Docenza Sigmasofica

L’O.M.D. promuove e stimola la formazione continua dei Maieuti e dei Docenti, attraverso il processo di interscambio culturale fra il mondo della Maieutica e della Docenza in Sigmasofia e quello accademico. Stimola l’integrazione e l’inter-disciplinarietà con/fra le scienze umane, sociali, naturali, coscienziali quale risposta al riduzionismo Io-somato-autopoietico, nel pieno rispetto delle reciproche peculiarità epistemologiche e metodologiche e della consapevolezza dell’unità ecosistemica che muove all’essenza di ogni identità. Vigila sui livelli e sugli standard di formazione; rappresenta gli interessi dei singoli Maieuti e Docenti e delle Associazioni di Maieuti e Docenti di Sigmasofia affiliati, ai fini del loro riconoscimento e della loro certificazione. A partire da Gennaio 2019, l’O.M.D. costituisce

l’albo professionale

dei Maieuti e dei Docenti in Sigmasofia

Per il raggiungimento dei propri scopi e finalità, l’O.M.D. si riserva di collaborare con qualsiasi ente pubblico o privato, internazionale, nazionale o locale, con movimenti o associazioni europei ed extraeuropei, oltre ad impegnarsi in iniziative di formazione e divulgazione. Si occupa di formazione Io-somato-autopoietica Sigmasofica, al fine di promuovere una sempre maggiore auto-consapevolezza vissuta come strumento imprescindibile al raggiungimento del campo coscienziale olistico-autopoietico di ogni singolo individuo, dei gruppi e della società intera, l’Universi-parte, noi stessi.


E.C.S.

Educazione Continua Sigmasofica

La velocità con cui si sviluppa la pratica e la teoria Sigmasofica rende indispensabile per ogni libero ricercatore, Maieuta e Docente, un continuo aggiornamento, che rientra nelle assunzioni di responsabilità che questi veicolano.

Il programma E.C.S., avviato in Italia, si propone di rispondere a questa esigenza, offrendo occasioni di formazione negli ambiti di competenza che concorrono a formare la professionalità e l’arte del Maieuta e del Docente Sigmasofico:

  • il sapere, ovvero il possesso di conoscenze teoriche sulla S.T.o.E.
  • il fare, ovvero il possesso di abilità tecniche o manuali tecno-ontos-sophos-logiche
  • l’essere, ovvero l’assunzione consapevole delle facoltà autopoietiche da far ricadere nelle capacità comunicative e relazionali.

Da gennaio 2019, per il Maieuta e il Docente di Sigmasofia, l’aggiornamento non è più soltanto un’esigenza del singolo ricercatore, ma un’assunzione formativa, professionale e artistica, responsabile liberamente scelta che può essere assolta, frequentando eventi E.C.S. accreditati dall’O.M.D. ovvero certificati dall’apposita Commissione dell’Ordine Maieuti Danzanti, attraverso cui si ottiene un certo numero di crediti E.C.S., fino a raggiungere la quantità prevista anno per anno

Chi deve fare E.C.S.?

L’E.C.S. coinvolge tutti i liberi ricercatori, i Maieuti, i Docenti di Sigmasofia e le Palestre della coscienza, presenti sul territorio nazionale e all’estero.

Progetto formativo

Si definiscono così gli eventi formativi, organizzati dalle Palestre della coscienza, regolarmente iscritte all’O.M.D. È possibile anche che più Palestre della coscienza si associno per realizzare un progetto formativo.

Il progetto formativo Palestra della coscienza è in realtà una particolare modalità di formazione che non richiede spostamenti presso le strutture dell’O.M.D.

Il vantaggio sta nel fatto per cui Maieuti-Docenti e i ricercatori di quella Palestra già operano insieme. Le finalità delle attività formative organizzate sono definibili in base alle esigenze della Palestra.

Cosa sono i crediti E.C.S.

I crediti formative E.C.S. sono l’unità di misura utilizzata per valutare l’impegno e il tempo che ogni libero ricercatore, Maieuta e Docente Sigmasofico dedica all’aggiornamento e alla crescita qualitativa della propria professionalità. La valutazione del numero di crediti attribuibili ad ogni singolo evento E.C.S. viene effettuata dal suo Consiglio Direttivo. Ciò significa che sono i Docenti Sigmasofici a valutare quanti crediti debba valere un evento rivolto ai ricercatori, ai Maieuti e ai Docenti. La regola è ad un’ora di pratica e di teoria corrisponde un credito E.C.S.,

Valutazione e attestati di partecipazione

Ogni evento E.C.S., di qualunque tipologia, deve obbligatoriamente concludersi con una verifica dell’apprendimento da parte dei singoli partecipanti. Gli organizzatori potranno scegliere quale strumento utilizzare tra:

  • questionario
  • esame orale
  • esame pratico
  • prova scritta.

Inoltre, il Maieuta–Docente dovrà compilare una scheda di valutazione dell’evento formativo, nella quale potrà indicare la propria opinione riguardo a qualità, efficacia e pertinenza rispetto al proprio aggiornamento.

Gli attestati di partecipazione, per ora, devono essere accuratamente conservati. Quando sarà attivato il sistema di certificazione, infatti, dovranno essere presentati all’O.M.D. che provvederà alla definitiva certificazione dei crediti ottenuti.

Che cosa è l’E.C.S. residenziale

Si definiscono così le attività formative, per cui occorre recarsi fisicamente nella sede in cui vengono svolte.

E’ la modalità più tradizionale e diffusa di formazione, ma per contribuire ad una maggiore chiarezza, la Commissione dell’O.M.D. ha elaborato un dettagliato elenco degli eventi che possono ricadere in questa categoria:

  • congresso/simposio/conferenza/seminario
  • tavola rotonda
  • conferenze sigmasofiche volte alla presentazione e discussione epicritica interdisciplinare di
    • specifici casi di Maieutica Sigmasofica
  • consensus meeting inter-palestre, finalizzati alla revisione delle casistiche per la standardizzazione di protocolli e procedure operative ed alla pianificazione e svolgimento di attività legate a progetti di ricerca Sigmasofica finalizzata
  • corsi di formazione e/o applicazione in materia di costruzione, disseminazione ed implementazione
  • protocolli autopoietici sigmasofici
  • corso di aggiornamento tecnologico e strumentale
  • corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale
  • corso pratico per lo sviluppo di esperienze organizzativo-gestionali.

F.a.D.S. –

Formazione a Distanza Sigmasofica

Nel futuro, la F.a.D.S. potrebbe avere un grande sviluppo, anche se per ora si tratta soltanto di sperimentazione.

È quel tipo di formazione che si realizza senza la contemporanea presenza fisica di docente e discente, che avviene cioè in modo asincrono o diacronico. La F.a.D.S. si basa sull’impiego di materiali duraturi, ovvero disponibili nel tempo, e riutilizzabili:

  • materiali a stampa: riviste, libri, monografie, dispense
  • materiali audio e video: videocassette, audiocassette
  • materiali informatici: cd rom, DVD, programmi via internet, piattaforme informatiche
  • sistemi multimediali: videoconferenze.

La F.a.D.S. che dovrebbe entrare a regime a partire dal 2019, ha due fondamentali vantaggi, l’economicità e la flessibilità. E’ economica, in quanto uno stesso programma a distanza può essere utilizzato da moltissimi utenti, senza costi. E’ flessibile, e ciò consente di utilizzare vantaggiosamente il tempo a disposizione di ciascuno ed anche di aderire meglio alle modalità di apprendimento individuale.

Ben utilizzabile per gli aggiornamenti teorici e cognitivi (il “sapere”), la F.a.D.S. è però difficilmente impiegabile per trasmettere competenze (il “saper fare”) e stili di comportamento (il “saper essere”). Per questa ragione, ciascun operatore potrà ottenere attraverso la formazione a distanza, soltanto una parte dei propri crediti E.C.S. annuali: al massimo l’80%.

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