Alla luce dell’esperienza più che trentennale della Sigmasofia possono ottenersi risultati attraverso un esperimento sulla

facoltà Io-somatica di poter
 evocare per auto-determinazione consapevole,
stati interiori conosciuti con i nomi, elencati qui di seguito:

1. Intuitive e synchronicity Insight: intuire, sincronicità
2. Ypsi: percepire volere, sentire, pensare, immaginare, concettualizzare, auto-determinare
3. Centrum: centralità, auto-consapevolezza
4. Noesis: verbalizzazione, numerazione, inizio-fine, infinito, transfinito
5. Aequilibrium: equilibrio, coordinazione, compattezza-solidità, precisione
6. Kraino-Kairos: spazio-tempo, pluridimensionalità, a-dimensionalità, simultaneità, tempo autopoietico
7. Ak: orientamento, principio attivo di olos-direzionalità
8. Bios: Io-autopoietico, principi attivi autopoietici, concentrazione autopoietica, Bios
9. Iris: flessibilità, leggerezza, agilità, gravità, bellezza, radici autopoietiche
10. Eros: fusione-comunione, creatività-creazione, correnti autopoietiche dell’eros
11. Ypsilambd (∑ophy): Autorigenerazione e autoguarigione, autopoiesi, omeostasi, meditazione, archetipi Ipsilon, psi, Lambda e ∑igma
12. Tetraneos: reintegrazione-stabilizzazione, vuoto quantistico, non località, creazione continua, olospresenza, entangled coscienziale autopoietico
13. ∑igma-s abilità interiore ed esterna, il potere autopoietico di base, le radici acquisite.
14. Oikos-s vaticinio autopoietico, visione remota.
15. Entanglement-S correlazione, interazione, nella fusionalità, olospresenza
16. ∑ophy-s, stato coscienziale Sigmasofia danzato, trans-finito.

Applicandovi con efficacia,

le autopoiesi olosgrafiche,
la visione olistico-autopoietica

e le specifiche

tecno-ontos-sophos-logie di musico-canto-danza-sofia,
per ottenere una maggiore comprensione vissuta
della loro eziologia potrebbe risultare,
soggettivamente,
altamente non casuale.

Potrebbe essere suggerita
 la possibile esistenza della
 facoltà Io-somatica di
creare per auto-determinazione consapevole,
in ogni tempo,
la capacità di gestione della fisiologia innata da cui si evidenziano
per farla
ricadere nell’azione quotidiana

Le sedici esperienze penetrate di Musico-canto-danza-Sofia

iniziano con la somministrazione di
 tecno-ontos-sophos-logie di musico-canto-danza-sofia.

Si effettuano presso

l’Associazione ∑ophy
Via di Caporipa, km 2.200 Sutri -VT-.

Può essere coinvolto un gruppo di max sedici ricercatori che

sono motivati a
sviluppare la facoltà denominata
visione olistico-autopoietica
(da applicare su stati Io-somatici innati
di cui si vuole percepire-riconoscerne l’eziologia).

A parte questo denominatore comune, il resto del gruppo dovrà essere eterogeneo per età, istruzione, sesso, professione. L’esperienza penetrata di musico-canto-danza-Sofia per concezione, è stata progettata e seguita dall’autore stesso. Di ognuna di queste sedici esperienze, descriverò, dettagliatamente, i protocolli adottati e preparatori. I risultati saranno sviluppati attraverso una discussione approfondita, da cui estrapolerò ed elaborerò le conclusioni finali.

La personale posizione dell’autore riguardo

la facoltà Io-somatica di poter evocare gli
stati Io-somatici
producibile dall’essere umano
su cui applicare
l’azione di gestione
per auto-determinazione consapevole,
utilizzando insights intuitivi,
prodotti attraverso le tecnologie di
musico-canto-danza-sofia

comprende la convinzione che, se tale facoltà esiste, allora è compito della Sigmasofia (e di altre discipline) studiarli, in modo più approfondito. La sperimentazione che sto proponendo è volta a coinvolgere altri ricercatori e settori scientifici per suggerire loro di riconoscere tali possibilità come realmente producibili e utilizzabili nella

pratica della vita.

La mia intenzione è dovuta, essenzialmente, alla consapevolezza che tale modalità operativa,

pur essendo ascrivibile a facoltà personali, soggettive disponibili al ricercatore in Sigmasofia, sia estendibile a chiunque assuma di voler praticarle.

Questa consapevolezza deriva dalla notevole mole di dati sperimentali, raccolti in oltre trenta anni di ricerche pratico-teoriche che, anche dopo un doveroso vaglio critico, evidenziano una possibilità di

riuscita non casuale.

Inoltre, il presente protocollo nasce dalla possibilità di avere a disposizione un gruppo di ricercatori sigmasofici che, per il training ricevuto, possa essere considerato a priori sopra la norma. Pur se eseguito con il massimo del rigore e dell’attenzione possibili, l’esperimento stesso è concepito ovviamente come preliminare, per affinare i protocolli e/o per suggerirne altri.
La stessa entità dei successi ottenuti

mi suggerisce tuttavia che da solo questo protocollo non sia sufficiente.

Sono ben conscio del problema della ripetibilità in questo campo, tuttavia, vorrei far notare che

anche fenomeni relativi ad un singolo evento, con probabilità di non casualità ben minori di quelle verificate in Sigmasofia, sono attualmente considerati e accettati in ambienti scientifici.

Il concetto stesso di ripetibilità è ora al centro di studi e di ricerche. Una analisi critica su che cosa sia o non sia Musico-canto-danza-Sofia è qui chiaramente improponibile e impraticabile. Tuttavia, alcune semplici considerazioni non mi sembrano fuori luogo.
Potremmo definire, certo semplificando, il metodo musico-canto-danza-Sofia

l’arte di porre domande all’essere umano
suonando, cantando e danzando
e di ascoltarne le risposte.

Certamente, l’esistenza di consolidate teorie e prassi Sigmasofiche
aiuta a porre le giuste domande
e a interpretare correttamente
(non proiettivamente)
le risposte,

ma è pur vero che nello stesso tempo un

forte condizionamento viene posto sia sul tipo di domande che è lecito fare
 sia sul tipo di risposte che è lecito aspettarsi:

 di fatto, molti dei grandi e repentini progressi nella Sigmasofia sono dovuti al coraggio (spesso di ricercatori outsiders) di

porre domande insolite e/o di accettare,
attraverso il vissuto, risposte impreviste.

La domanda formulata in questo protocollo esperimento è senz’altro insolita
(almeno rispetto i canoni scientifici ufficiali);

la risposta che  se confermata, si dovrà avere il coraggio di accettare, è che

l’evocazione, la visualizzazione e la gestione
di ogni stato Io-somatico,
è possibile

(e solo accertando e accettando una volta per tutte
 l’esistenza del fenomeno,
si potrà porre fine alla frustrante necessità di
ripartire sempre da zero, processo finora in atto
nel campo della
conoscenza e della trans-mutazione di se stessi
e innescare quel fruttuoso processo di
accumulazione di esperienze penetrate

che potrà condurre a una comprensione più profonda e possibilmente a una spiegazione teorica del fenomeno stesso).

C’è la mia totale disponibilità
ad accogliere critiche, suggerimenti, collaborazioni.
Ciò che maggiormente temo e, tuttavia considero probabile,
è che i risultati ottenuti siano aprioristicamente rigettati.

Si ringraziano i liberi ricercatori che accetteranno di sottoporsi a questo protocollo di musico-canto-danza-sofia.

Un particolare ringraziamento va a

Danilo PIERINI

Maestro di pianoforte

• Benché non utilizzabili nella elaborazione statistica dei risultati, tali dati potrebbero comunque dare utili indicazioni per una maggiore comprensione delle facoltà di evocazione emozionale, di visualizzazione e di gestione, ai fini di una migliore progettazione degli esperimenti futuri.
• Si tratta soltanto di una sommaria ricognizione su possibilità Io-somatiche esprimibili.

• Si è scelto di lasciare ai soggetti il privilegio dell’anonimato: i moduli saranno soltanto contrassegnati da una sigla personale letterale – numerica (es. Sophy 9999) per una eventuale futura identificazione.
• I questionari verranno consegnati a Nello Mangiameli. Una copia verrò consegnata al Maestro Danilo Pierini, per le valutazioni di ordine musicale. Gli esiti finali saranno comunicati ai partecipanti per la loro gratificazione.