-la naturale trans-mutazione del Natale e del Capodanno-
per l’essere umano del terzo millennio-
Ancora oggi partecipiamo-osserviamo quello che la percezione interpreta come l’alternarsi del giorno e della notte, della luna e del sole, delle stagioni. A differenza di quanto avveniva in antichità, oggi sappiamo che tali alternanze non sono state create da una o più divinità come Horus, Thammuz, Mitra, Rha, Iside, Giano ecc., diverse a seconda dell’interprete e dell’epoca ed ipotizzate al
tempo del
Dies Natalis Solis Invicti.
L’essenza è che, sostanzialmente, tutte quelle alternanze rappresentavano e rappresentano le
forze naturali dell’Universo,
partecipabili-osservabili
e, come ci renderemo conto proseguendo questo studio, possono rappresentare, simbolicamente, anche specifici e riconosciuti stati psico-somato-energetici producibili dall’essere umano.
Con le avanguardie conoscitive scientifiche e coscienziali attuali, molto differenti da quelle del passato, possiamo semplicemente affermare che l’alba e il tramonto, l’evoluzione quotidiana della sfera solare, le fasi della luna, il giorno e la notte (…), osservati da una navicella spaziale cioè da un punto di osservazione differente dal pianeta Terra, si evidenziano con una
simultaneità di funzionamento innato
che va letto e riconosciuto unitamente alle funzionalità di altri pianeti, stelle, galassie (…). Quindi, il
mito dell’eterno ritorno,
della presunta continuità di manifestazione alternata
dell’alba e del tramonto può essere spiegato in altro modo.
Articolo completo: La festa del ∑ophy Insight
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